15 ottobre 2009

Malattia della psiche

La nostra mente è guidata da un sistema bi-logico di funzionamento (I. Matte Blanco), in pratica, è come se avessimo due sistemi di pensiero. Il primo, definito “sistema logico razionale” è caratterizzato dal pensiero cosciente l'"Io". Funziona secondo il principio di differenziazione, di distinzione, è in grado di classificare gli elementi della realtà, categorizzarli, metterli in relazione. L’altro, invece, comunemente detto “sistema inconscio”, ha una sua logica e finalità specifica che nulla hanno a che vedere col modo razionale. E' un modo di pensiero caratterizzato dal processo primario (principio di piacere) è intuitivo ed ha le caratteristiche del pensiero infantile a cui è fortemente legato. Infatti, nel nostro quotidiano, oltre che dare una spiegazione di ciò che ci accade e delle relazioni che instauriamo su una base logica tendiamo allo stesso tempo di investire la realtà con le nostre emozioni associandogli significati simbolici. Molto spesso interferisce con la nostra vita e può divenire incongruente ed insensato in alcuni momenti tanto da non riuscire a capire e dare significato alla nostra esistenza. Ed è lì che insorge la sofferenza psichica che spesso è fonte di malessere, sintomatologie o vere e proprie psicopatologie. Sapendo questo, ci si potrebbe chiedere: può un uomo che ha studiato la mente, “curare” un suo simile con problemi psicologici, avendo un sistema di funzionamento bi-logico? Lo psicofarmaco, si sa, inibisce alcuni "meccanismi" del cervello "ingannandolo", ma questo lo può curare? Chissà, forse un giorno la maggior parte delle psicopatologie non saranno più curate ma si “interverrà” direttamente sulle cause che le generano.

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