31 dicembre 2011

29 dicembre 2011

Il debito, un'impagabile ricchezza..

Utopia?

L'unica parte della cosiddetta ricchezza nazionale che entra realmente in possesso della collettività dei paesi moderni è il debito pubblico.
Il Capitale (1867).

26 dicembre 2011

L'onda magnetica in pieno spazio libero..

La scienza della percezione immaginaria..

L'albero vitale..

..rinasce luminoso dal suo vaso naturale.. 

Le sette sono vicine..

I tempi sono contati dalla memoria, tutto il sud-ovest è in fermento, la scia della luce separerà le ombre, della luna si avrà cognizione..

Indubbia certezza..

L'invisibile vista..

21 dicembre 2011

Associazione a "cretinere"..

L'ignoranza è una "cultura" che va "studiata" approfonditamente..

17 dicembre 2011

Oltre il senso apparente..

"Tutti vedono la violenza del fiume in piena, nessuno vede la violenza degli argini che lo costringono". [Bertolt Brecht]

L'orologià..

La perdita del tempo..

07 dicembre 2011

Politica responsabile o responsabilità politica?

Conquista la folla..

Innegabile realtà..

Voi che vivete ogne cagion recate pur suso al cielo, pur come se tutto movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto libero arbitrio, e non fora giustizia per ben letizia, e per male aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia; non dico tutti, ma, posto ch'i' 'l dica, lume v'è dato a bene e a malizia, e libero voler; che, se fatica ne le prime battaglie col ciel dura, poi vince tutto, se ben si notrica. A maggior forza e a miglior natura liberi soggiacete; e quella cria la mente in voi, che 'l ciel non ha in sua cura. Però, se 'l mondo presente disvia, in voi è la cagione, in voi si cheggia; e io te ne sarò or vera spia. Esce di mano a lui che la vagheggia prima che sia, a guisa di fanciulla che piangendo e ridendo pargoleggia, l'anima semplicetta che sa nulla, salvo che, mossa da lieto fattore, volontier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore; quivi s'inganna, e dietro ad esso corre, se guida o fren non torce suo amore. Onde convenne legge per fren porre; convenne rege aver che discernesse de la vera cittade almen la torre. Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? Nullo, però che 'l pastor che procede, rugumar può, ma non ha l'unghie fesse; per che la gente, che sua guida vede pur a quel ben fedire ond'ella è ghiotta, di quel si pasce, e più oltre non chiede. Ben puoi veder che la mala condotta è la cagion che 'l mondo ha fatto reo, e non natura che 'n voi sia corrotta. Soleva Roma, che 'l buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. L'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l'un con l'altro insieme per viva forza mal convien che vada; però che, giunti, l'un l'altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch'ogn'erba si conosce per lo seme. D. C. - Purgatorio, Canto XVI, Versi 67 - 114

Lettura inversa..

  ..Il linguaggio globale, nuova causa della paura liquida..