02 novembre 2020

Un Arcangelo come "vedetta".. (Un saluto a Daniele)

Montefalcone Appennino

Incontro tra mare e monti…

“Prima del falco, una sirena, forse cantava e nuotava anche quassù” così recita il testo di una nota canzone locale, scritta, ed egregiamente interpretata dal cantante Daniele, un piccolo centro dell’entroterra marchigiano dove si possono trovare e ammirare fossili risalenti a circa tre milioni di anni fa. Il comune si trova in provincia di Fermo a 757 metri sopra il livello del mare ma con un picco di mille metri nel luogo denominato “punto trigonometrico”. Conta circa 620 abitanti distribuiti per lo più nelle contrade. La gente del posto è discreta e accogliente. Le sue caratteristiche principali sono la tranquillità, la buona cucina con i prodotti genuini tipici della zona e un’aria pura da respirare intensamente. Dalla sua “terrazza panoramica”, posta sopra una rupe di circa 200 metri, si possono osservare le vette più alte della catena appenninica adiacente come: il monte vettore, la sibilla o montagna delle fate, la priora e persino il Gran Sasso che "svetta" rigoglioso dal vicino Abruzzo. Non solo, grazie alla sua posizione geografica e alla sua altezza, guardando dal lato opposto, si può ammirare perfino il mare. La sua bellezza e il suo silente alone riappacificano l’uomo e la natura da sempre in conflitto, restituendo loro una perfetta armonia. I falchi che nidificano tra le rocce ne sono la prova. Nelle passeggiate rupestri non è difficile imbattersi in qualche piccola conchiglia fossile, da riportare a casa come originale souvenir. I boschi del posto "sfornano" le migliori delizie come: castagne, more, mirtilli, funghi, asparagi, tartufi ecc... . Molti di questi prodotti, si possono acquistare e/o assaggiare nel mese di ottobre alla fiera “Sapori d’Autunno” organizzata dal Comune e dalla Pro-loco con il supporto di tutti gli abitanti. Altra attrattiva è il “Centro di educazione ambientale”, dove si possono ammirare molti minerali e fossili provenienti da tutto il mondo. Osservando lo splendido panorama a trecentosessanta gradi dal punto di vista più alto, sembra proprio che il paese sia un punto di incontro tra le montagne e il mare e chissà, forse un giorno si troverà il fossile della sirena che "cantava e nuotava anche quassù".. .                                                               (già pubblicato il 22/09/2014 - Profili Italia)

Lettura inversa..

  ..Il linguaggio globale, nuova causa della paura liquida..