29 agosto 2010

Pensieri non comuni...

“Lo ripeto, lo ripeto con raddoppiata convinzione: tutte le persone immediate, tutti gli uomini d’azione sono attivi proprio perché sono limitati e ottusi. Come si spiega ciò? Ecco come si spiega: questa gente, per la propria limitatezza, prende le cause più prossime e secondarie per cause prime, e in tal modo si convince molto prima e molto più facilmente degli altri di aver trovato un fondamento indiscutibile al proprio agire, e quindi si acquieta; e questo è l’essenziale. Infatti, per cominciare ad agire è necessario innanzi tutto essere perfettamente tranquilli ed essersi liberati da qualsiasi dubbio. Ma io, per esempio, come posso tranquillarmi? Dove sono le cause prime sulle quali potrei appoggiarmi? Dove sono i fondamenti? Da dove li prendo? Io sto continuamente in esercizio col pensiero, e perciò ogni causa prima ne trascina immediatamente dietro di sé un’altra anche più profonda, e così via all’infinito. Tale è appunto l’essenza di ogni tipo di coscienza e di riflessione…  O signori, il fatto è che io mi considero una persona intelligente forse soltanto perché in tutta la mia vita non sono stato capace né di cominciare né di portare a termine nulla. Ammettiamo, ammettiamo pure che io sia soltanto un chiacchierone, un innocuo e fastidioso chiacchierone come tutti quanti. Ma che resta da fare se il più diretto, anzi l’unico compito di ogni persona intelligente consiste appunto nel chiacchierare, cioè nel travasare coscientemente il vuoto nel vuoto?” (Dostoevskij - Memorie dal sottosuolo)

27 agosto 2010

IL SERPENTE ROSSO

L'ordine dei segni zodiacali ha un senso, ogni costellazione ha un senso, ogni strofa ha il suo significato, nel suo insieme la nascosta sede, ma la chiave di lettura è racchiusa in una metafora che allontana dall'argomento principale con grande maestria, occorre alleanza iniziale per venirne a capo...

Acquario

Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell'incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero.

Pesci

Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero, ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo? Forse come il navigatore dell'arca imperitura, impassibile come una colonna sulla sua roccia bianca, che guarda verso il mezzogiorno, al di là della roccia nera.

Ariete

Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho tentato di aprirmi con la spada una strada attraverso la vegetazione inestricabile dei boschi. Avrei voluto arrivare alla dimora della Bella Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino, le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.

Toro

Grazie a lui, ormai a passo moderato e con sguardo su (rivolto verso l'alto), io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che i Fratelli della Bella del bosco nero, sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori, avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.

Gemelli

Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per rimetterle nell'ordine regolare, cercare la linea del meridiano che va da Orientea Occidente, poi guardando dal Sud al Nord, infine in tutti i sensi per ottenere la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre marcate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona, ed esso (era) il diadema di questa Regina del castello.

26 agosto 2010

Cancro

Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo, sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata. Non era stato Ercole con la potenza magica, come decifrare i misteriosi simboli impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l'acquasantiera, fontana d'amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole: CON QUESTO SEGNO TU lo VINCERAI.

Leone

Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata: ISIDE, regina delle sorgenti benefiche, VENITE A ME VOI TUTTI CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO, ALTRI MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore. Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.

Vergine

Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale. Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo! Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra, ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato:ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso dell'eterna Dama Bianca delle Leggende.

Bilancia

Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata contemplavo attraverso gli alberi spogli dell'autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri. Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l'abisso.

25 agosto 2010

Scorpione

Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em. SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri. Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S,poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?

Ofiuco o Serpentario

Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d'orrore: "Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.

Sagittario

Ritornando allora alla bianca collina,il cielo avendo aperte le sue cataratte, mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell'acqua come colui che riceve il segno del battesimo.Ruotando ad est, di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli l'enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia  scatenata davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.

24 agosto 2010

Capricorno

La mia emozione fu grande, "ESTRAIMI DAL FANGO", dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO. A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT. Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all'ignoto. A Colui che è il passaggio per fare il bene.

19 agosto 2010

Pieni di vuoto

I nostri pensieri? Raggiungere gli obiettivi.
I nostri svaghi? Televisione, computer e passioni.
I nostri sogni? Potere e ricchezza.
I nostri ideali? Non distruggere il benessere raggiunto...
Quando Ulisse sbarcò nell'isola dei ciclopi, si presentò a Polifemo come il signor Nessuno ma chi fece diventare cieco il gigante? L'astuzia di  Ulisse è la rappresentazione più classica di come sconfiggere il nostro Golia. Perchè scelse il nome "Nessuno"? Perchè Nessuno è PERFETTO!

18 agosto 2010

Risposta certa...

Dice che l'alma a la sua stella riede, credendo quella quindi esser decisa quando natura per forma la diede; e forse sua sentenza è d'altra guisa che la voce non suona, ed esser puote con intenzion da non esser derisa. S'elli intende tornare a queste ruote l'onor de la influenza e 'l biasmo, forse in alcun vero suo arco percuote. Questo principio, male inteso, torse già tutto il mondo quasi, sì che Giove, Mercurio e Marte a nominar trascorse. L'altra dubitazion che ti commove ha men velen, però che sua malizia non ti poria menar da me altrove. A questo punto voglio che tu pense che la forza al voler si mischia, e fanno sì che scusar non si posson l'offense. Voglia assoluta non consente al danno; ma consentevi in tanto in quanto teme, se si ritrae, cadere in più affanno. D. C. - Paradiso, Canto IV, Versi 52 - 66; 106 - 111

13 agosto 2010

Il dato di fatto...

Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, ché 'l velo è ora ben tanto sottile, certo che 'l trapassar dentro è leggero. Io vidi quello essercito gentile tacito poscia riguardare in sùe quasi aspettando, palido e umìle; e vidi uscir de l'alto e scender giù due angeli con due spade affocate, tronche e private de le punte sue. Verdi come fogliette pur mo nate erano in veste, che da verdi penne percosse traean dietro e ventilate. L'un poco sovra noi a star si venne, e l'altro scese in l'opposita sponda, sì che la gente in mezzo si contenne. Ben discernea in lor la testa bionda; ma ne la faccia l'occhio si smarria, come virtù ch'a troppo si confonda. «Ambo vegnon del grembo di Maria», disse Sordello, «a guardia de la valle, per lo serpente che verrà vie via». Ond'io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m'accostai, tutto gelato, a le fidate spalle. E Sordello anco: «Or avvalliamo omai tra le grandi ombre, e parleremo ad esse; grazioso fia lor vedervi assai». Solo tre passi credo ch'i' scendesse, e fui di sotto, e vidi un che mirava pur me, come conoscer mi volesse. Temp'era già che l'aere s'annerava, ma non sì che tra li occhi suoi e ' miei non dichiarisse ciò che pria serrava. Ver' me si fece, e io ver' lui mi fei: giudice Nin gentil, quanto mi piacque quando ti vidi non esser tra ' rei! Nullo bel salutar tra noi si tacque; poi dimandò:«Quant'è che tu venisti a piè del monte per le lontane acque?». «Oh!», diss'io lui, «per entro i luoghi tristi venni stamane, e sono in prima vita, ancor che l'altra, sì andando, acquisti».
E come fu la mia risposta udita, Sordello ed elli in dietro si raccolse come gente di sùbito smarrita. D. C. - Purgatorio, Canto VIII, Versi 19 - 63

09 agosto 2010

Happy Birthday to my Blog...



1 anno !!!

L'8 agosto 2009, per gioco, ho provato a creare il blog, non mi sarei mai aspettato di durare così a lungo e, a parte i miei 4108 clic sul mio profilo personale, gli altri sono tutti dei miei fan. Un saluto speciale al mio unico sostenitore: PuroLino.

07 agosto 2010

Portatori sani di calunnie...

La resistenza delle stelle...

....

Il vero volto delle persone

Stasera parlano solo le immagini...

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L'immagine che ha dialogato per anni con il nostro inconscio...

La bellezza, il sorriso, la lucentezza, la cura, i colori, gli occhi, le perle, tutto nell'insieme rappresenta la bontà, il benessere, la felicità e l'immagine, come già noto, bypassa la razionalità e parla direttamente al nostro "intimo",  innocente e disarmato di fronte alla realizzazione dei propri desideri...

L'esodo della massa...

L'orizzonte di molti...

Lettura inversa..

  ..Il linguaggio globale, nuova causa della paura liquida..