03 agosto 2014

La vera identità..

Dal primo giorno ch'i' vidi il suo viso in questa vita, infino a questa vista, non m'è il seguire al mio cantar preciso; ma or convien che mio seguir desista più dietro a sua bellezza, poetando, come a l'ultimo suo ciascuno artista. Cotal qual io lascio a maggior bando che quel de la mia tuba, che deduce l'ardua sua matera terminando, con atto e voce di spedito duce ricominciò: «Noi siamo usciti fore del maggior corpo al ciel ch'è pura luce: luce intellettual, piena d'amore; amor di vero ben, pien di letizia; letizia che trascende ogne dolzore. Qui vederai l'una e l'altra milizia di paradiso, e l'una in quelli aspetti che tu vedrai a l'ultima giustizia». D. C. - Paradiso, Canto XXX, Versi 28 - 45

Nessun commento:

Posta un commento

I post anonimi difficilmente saranno pubblicati

"Non credere"..

.. Io "non credo" .. .. "Cogito ergo sum" .. .. Non plus ultra, nec spe nec metu .. .. Rifletti sul come fare, in tanti ...