29 luglio 2013

Vagamente "impressionante"..

O dolce stella, quali e quante gemme mi dimostraro che nostra giustizia effetto sia del ciel che tu ingemme! Per ch'io prego la mente in che s'inizia tuo moto e tua virtute, che rimiri ond'esce il fummo che 'l tuo raggio vizia; sì ch'un'altra fiata omai s'adiri del comperare e vender dentro al templo che si murò di segni e di martìri. O milizia del ciel cu' io contemplo, adora per color che sono in terra tutti sviati dietro al malo essemplo! Già si solea con le spade far guerra; ma or si fa togliendo or qui or quivi lo pan che 'l pio Padre a nessun serra. Ma tu che sol per cancellare scrivi, pensa che Pietro e Paulo, che moriro per la vigna che guasti, ancor son vivi. Ben puoi tu dire: «I' ho fermo 'l disiro sì a colui che volle viver solo e che per salti fu tratto al martiro, ch'io non conosco il pescator né Polo». Divina Commedia - Paradiso, Canto XVIII, Versi 115 - 136

Nessun commento:

Posta un commento

I post anonimi difficilmente saranno pubblicati

"Non credere"..

.. Io "non credo" .. .. "Cogito ergo sum" .. .. Non plus ultra, nec spe nec metu .. .. Rifletti sul come fare, in tanti ...