18 febbraio 2012

Marte dì con equiparazione (20:04)

Già era 'l sole a l'orizzonte giunto lo cui meridian cerchio coverchia Ierusalèm col suo più alto punto; e la notte, che opposita a lui cerchia, uscia di Gange fuor con le Bilance, che le caggion di man quando soverchia; sì che le bianche e le vermiglie guance, là dov'i' era, de la bella Aurora per troppa etate divenivan rance. Noi eravam lunghesso mare ancora, come gente che pensa a suo cammino, che va col cuore e col corpo dimora. Ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, per li grossi vapor Marte rosseggia giù nel ponente sovra 'l suol marino, cotal m'apparve, s'io ancor lo veggia, un lume per lo mar venir sì ratto, che 'l muover suo nessun volar pareggia. D. C. - Purgatorio, Canto II, Versi 1 - 18


Impossibile far tacere il silenzio..

14 febbraio 2012

Prospettiva pragmatica..

..logicamente la metà é intera..





Asserragliati in difesa delle proprie idee..

..e contro quelle degli altri..

Costruttori e reggenti di muri d'identità..

..inguardabili dai loro stessi occhi..

Ariete svelato..

Segno di fuoco. Maschile. Cardinale.
Marte è il suo pianeta. (Si dice che un pianeta è “Maestro” di un segno o che lo “governa”). Il Sole è in esaltazione in questo segno. Venere è in esilio.
Dei tre segni di fuoco, l’Ariete è quello più spettacolare, irruente, inarrestabile, divora con ardore e senza discriminazione tutto quello che trova sul suo passaggio. Fuoco creatore che si stabilizza nel Leone per disperdersi nel Sagittario.
Maschile, è un segno d’azione. All’immagine dell’animale, l’Ariete è un capo e dirige il gregge, è un condottiero.
Cardinale, l’Ariete inizia le cose, ha il senso dell’iniziativa, prende la sua vita in mano, orienta la sua volontà verso l’avvenire.
Temperamento sanguino, collerico, impulsivo, l’Ariete ha bisogno di comandare, di esercitare la sua autorità. Attivo, impulsivo, combattivo, l’Ariete utilizza il suo istinto, il suo “fiuto” per agire, ma purtroppo è soggetto ai colpi di testa, il suo più grosso difetto… molto emotivo, non sa trattenere la sua ira e le sue collere sono terribili, ma spariscono in poco tempo. Non conosce il rancore. Molto sincero, franco, diretto, l’Ariete ha il senso innato dell’onore e il rispetto della parola data, un vero cavaliere senza macchia e senza paura.
Guarda il viso del tipico Ariete: il suo profilo è ovino, naso aquilino, labbro superiore sporgente. Il suo corpo è muscoloso, pronto all’azione. Di solito la sua capellatura è folta e rigogliosa.
Il suo entusiasmo trascina, il suo coraggio è oggetto di ammirazione. Ma direi che il suo coraggio è dovuto più alla sua straordinaria energia, a questa volontà nell’azione, alla fiducia che ha in sé, che a una forza interiore. Perché, reattivo, il più delle volte si lancia nel pericolo senza neanche esserne consapevole. Le sue reazioni sono forti e immediati, a volte violenti.
Spirito indipendente, non sopporta di essere costretto, di essere legato, di essere rinchiuso. Indisciplinato, amante della libertà, vive nella spontaneità e passa da un desiderio all’altro. E’ uno che ama la vita! E’ anche un individuo che stressa gli altri con la sua instabilità di umore. E’ gioioso? Tutti devono esserlo. E’ arrabbiato? Non capisce perché gli altri stanno scherzando. Ha voglia di muoversi? Sveglia tutti perché non capisce che abbiano sonno. Posso dire che è un grande egoista? Non è paziente, lo avrai già capito… se ci vuole troppo tempo per ottenere quello che desidera ardentemente, o se lo prende senza aspettare il permesso o abbandona l’attesa, poiché nel frattempo il suo entusiasmo si è spento.
Questo segno è molto generoso! Non hai una camicia? Non ti preoccupare, il tuo amico Ariete ti darà la sua… perché non prende il tempo di pensare. Infatti la sua generosità è dovuta a questo suo gesto sempre spontaneo: non pensa, agisce. Quando poi si ritrova senza camicia e che ha freddo, realizza che poteva darne solo la metà. E’ sempre esagerato!
Ho detto che inizia le cose, è vero inizia tante cose, ma alcune non le porta a termine. E’ invogliato da tutto quello che attiva il suo entusiasmo. E’ molto curioso e ama sperimentare le cose nuove. Per questo motivo tanti pionieri, novatori, precursori sono nati sotto il segno dell’Ariete. Spesso la sua attività è anche disinteressata. L’Ariete non è venale.
L’intelligenza dell’Ariete è brillante e può anche essere geniale. La sua mente, rapida, afferra subito l’argomento ma, purtroppo, a volte non approfondisce, non analizza e rischia di commettere degli errori stupidi… per distrazione. Se l’Ariete non mette subito in pratica le sue idee geniali, non è più in grado di realizzarle l’entusiasmo passato.
L’Ariete è un creativo, un artista. Il lato geniale della sua intelligenza alleata dell’istinto e a questa sensibilità fatta di intuito lo rende creativo. l’Ariete non ha rivali.
Immagino che hai già capito come questo individuo vive l’amore! E’ sempre innamorato… colpi di fulmine naturalmente. Appassionato, prende fuoco e parte alla conquista dell’oggetto dei suoi desideri senza nemmeno dubitare della riuscita della sua impresa. La donna, non ha la pazienza di aspettare il corteggiamento e parte lei all’attacco… L’Ariete non è romantico!
Ad ogni segno zodiacale corrisponde una parte del corpo. Indovina qual è quella dell’Ariete?
Si, è ovvio: la testa. La testa e tutti gli organi che si trovano nella testa, cioè il cervello, gli occhi, le orecchie, il naso e tutte le connessioni tra loro, anche il viso...

Vivere in un luogo comune..

..fa stare bene..

13 febbraio 2012

La valenza delle gesta..

..al servizio di Dio nel progetto universale che coinvolge il destino del Suo popolo e dell'umanità intera; la sua tenacia nel portare avanti la sua missione, lo porta a "vivere" la morte in quel di Dachau.. "Esiliato" dai suoi stessi superiori, isolato dalla "sapienza" comune di quel tempo, Giovanni Palatucci riesce a vincere l'umana ritrosia di sottrarsi al proprio dovere di cittadino del mondo. Un Poliziotto contro la più  grande ingiustizia messa in essere dall'uomo sulla terra. Beati sono coloro che hanno "saggiato" il suo aiuto.  

12 febbraio 2012

Colore "slegato" da trattener Fermo..

Sapiente mente..

«da l'alto primipilo, faccia li miei concetti bene espressi». E seguitai: «Come 'l verace stilo ne scrisse, padre, del tuo caro frate che mise teco Roma nel buon filo, fede è sustanza di cose sperate e argomento de le non parventi; e questa pare a me sua quiditate». Allora udi': «Dirittamente senti, se bene intendi perché la ripuose tra le sustanze, e poi tra li argomenti». E io appresso: «Le profonde cose che mi largiscon qui la lor parvenza, a li occhi di là giù son sì ascose, che l'esser loro v'è in sola credenza, sopra la qual si fonda l'alta spene; e però di sustanza prende intenza. E da questa credenza ci convene silogizzar, sanz'avere altra vista: però intenza d'argomento tene». Allora udi' : «Se quantunque s'acquista giù per dottrina, fosse così 'nteso, non lì avria loco ingegno di sofista». D. C. - Paradiso, Canto XXIV, Versi 58 - 81

Tragitto percorso dall'attante..

..può essere pericoloso ma allo stesso tempo entusiasmante, qualcosa di bello rimane sempre e comunque, nulla può impedire il traguardo del destinante.. 

Chi teme veramente Dio non ha paura ne di Lui..

..ne delle proprie gesta..

11 febbraio 2012

Dolore e gioia in un pianto..

..sentimenti divergenti dalle simili origini.. Respect

08 febbraio 2012

Est-rami-Alfa-Go-Per-che-Io-no-resti-fossato..

Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale. Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo! Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra, ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato: ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso dell'eterna Dama Bianca delle Leggende (Le serpent rouge)

Il mezzo, Regno dell'etere..

Una montagna v'è che già fu lieta d'acqua e di fronde, che si chiamò Ida: or è diserta come cosa vieta. Rea la scelse già per cuna fida del suo figliuolo, e per celarlo meglio, quando piangea, vi facea far le grida. Dentro dal monte sta dritto un gran veglio, che tien volte le spalle inver' Dammiata e Roma guarda come suo speglio. La sua testa è di fin oro formata, e puro argento son le braccia e 'l petto, poi è di rame infino a la forcata; da indi in giuso è tutto ferro eletto, salvo che 'l destro piede è terra cotta; e sta 'n su quel più che 'n su l'altro, eretto. D. C. - Inferno, Canto XIV, Versi 97 - 111

Con pressione anacronistica..

Chapelle Sixstine..

06 febbraio 2012

Tempo al tempo..

Tu, perché non ti facci maraviglia, pensa che 'n terra non è chi governi; onde sì svia l'umana famiglia. Ma prima che gennaio tutto si sverni per la centesma ch'è là giù negletta, raggeran sì questi cerchi superni, che la fortuna che tanto s'aspetta, le poppe volgerà u' son le prore, sì che la classe correrà diretta; e vero frutto verrà dopo 'l fiore. D. C. - Paradiso, Canto XXVII, Versi 139 - 148

Il simbolo..

..della "verità"..

La "verità"..

..sulla carta..

05 febbraio 2012

64 aggregati naturali di minerali PURI..

Acquario - Come sono strani i manoscritti di questo Amico, grande viaggiatore dell'incognito, essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa che i colori dell'arcobaleno uniti danno l'elemento bianco, o per l'artista che sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte della sua tavolozza magica, sorgere il nero (Le Serpent rouge).

Realistica mente immagina ria società..

..afferente alla realtà..

03 febbraio 2012

Riflesso sibillino..

Immagine aleatoria..

..con senso respinto..

Semiotica allegorica..

..occhio alla semantica artistica. (Guercino)

Il silenzio in movimento..

..in una spirale ormai fossilizzata..   

La Candia Mente..

Vuoi davvero scoprire la verità? Bene, allora presta attenzione a ogni rumore circostante, a ogni parola espressa sottovoce, a ogni segno che il tuo occhio percepisce come nuovo. Perché è indubitabile che - qualora esista - sarà la verità, se ne ha voglia, a venirti incontro. Tieni in conto che tu hai necessità di trovarla, ma lei non ha nessun interesse a farsi trovare. Mi scrivi con convinzione che la verità "è una e una soltanto". Io ti dico di no, e non obietto per difetto, ma per eccesso. Ciò che mi fa negare - da sempre - l'idea di verità è il fatto che ne esistono troppe, tutte ammassate nei magazzini della vita. Potresti averla accanto, oppure passarci davanti tutti i giorni senza saperla riconoscere. Perché la verità è velata dai tanti perché che ti porti dietro (e che crescono anziché diminuire con il passare del tempo). L'hai sentito quel fruscìo che ti è passato accanto? Quella voce che ti ha sibilato qualcosa di incomprensibile all'orecchio? Era lei che si allontanava ancora una volta, era la tua speranza disperata, il tuo sogno che svaniva, la tua idea fissa e concreta che diventava improvvisamente utopia. Convincitene una buona volta. E pensa ad altro.

01 febbraio 2012

Dan da +M..

..invisibile agli "occhi" di coloro che vivono in superficie.. 

"Interpretazione artistica"..

..Mah, per me son tutte balle ...

Ciecamente scientifica..

..agli occhi della fantasia reale ...

Lettura inversa..

  ..Il linguaggio globale, nuova causa della paura liquida..