11 febbraio 2011

Data di non ritorno...

Il Cancro svelato...

Il Cancro è il primo dei segni d’Acqua dello zodiaco. Qui l’Acqua è fonte di vita. Acqua di mare, soggetta ai movimenti della Luna. La Luna governa il segno del Cancro. Sarà dunque facile studiare questo segno, riferendoci alle caratteristiche della Luna.

Saturno e Marte sono in esilio nel segno del Cancro. Saturno non riesce a strutturare il Cancro. Marte perde la sua essenza di guerriero in quel segno.

Il Cancro è rappresentato sotto la forma di un granchio. Il granchio ha una carapace, una corazza molto dura che protegge un corpo tenero e vulnerabile. Questa immagine aiuta a capire la sua sensibilità, una delle più intense dello zodiaco. Infatti, il Cancro è molto emotivo e vive la sua emotività all’interno del mondo che si è creato, un suo mondo chiuso alle aggressioni esterne, ecco perché può sembrare introverso. Questa sensibilità lo rende suscettibile e gli conferisce una memoria di elefante, una memoria visiva eccezionale raddoppiata da una memoria emotiva impressionante: accumula i ricordi in un cassetto fatto di sentimenti e vive in questa memoria. Dimentica difficilmente, perché rimugina, rumina, ma contrariamente allo Scorpione, il Cancro non è vendicativo.

Come il granchio, il Cancro indietreggia, rimane legato al passato. Importanza del passato e della tradizione. Il Cancro è un segno tradizionale, conservatore. In un certo senso, la tradizione lo rassicura, perché egli vive una notevole insicurezza di fondo. Questa attrazione per il passato lo spinge ad interessarsi allo studio della Storia, storia del suo Paese in particolare, ma anche storia delle civilizzazioni passate. Il suo mentale assorbe l’ambiente, l’atmosfera di altre culture e riesce a recepirne la vita. La sua mente ha il senso del favoloso, l’immaginazione lo trasporta nell’Atlantide o sulla Luna. Naturalmente l’intelligenza di queste persone è più di tipo intuitivo che analitico, ma è sempre stimolata da una curiosità insaziabile.

Chi è nato sotto il segno del Cancro è legato alla madre, non solo la donna che lo ha generato, ma anche la grande Madre sinonimo di matrice, di terra, di natura. La madre è onnipresente con il costante ricordo della sensazione di accudimento, di protezione nel suo utero. Per estensione ogni gruppo rappresenta la matrice protettrice, iniziando dal cerchio familiare. Attaccamento alla famiglia d’origine e alla famiglia che si è creato, ma senza staccarsi dalla propria. La famiglia di origine è sacra, guai a chi gliela tocca! La madre e la famiglia sono delle priorità nella sua vita. Per una femmina, la madre è un esempio che cercherà di copiare. Per un maschio, la madre sarà un punto di riferimento tale, che la compagna che sceglierà dovrà competere tutta la vita con lei.

La donna del Cancro si realizzerà nella maternità e si comporterà come una vera chioccia con molti piccoli... questa persona rappresenta la Madre per eccellenza e regna sulla sua piccola famiglia come l’ape regina sull’arnia. Spesso include il compagno o marito nelle sue cure materne e spesso l’uomo gode di questo accudimento...

Il Cancro è un segno assolutamente femminile! Come lo vive il maschio? Se la madre è stata castratrice, ci troveremo di fronte ad una probabile omosessualità.

L’uomo del Cancro è tenero, ingenuo, indeciso, bambino. L’atto sessuale è per lui un ritrovarsi nell’utero della propria madre e, dato che egli sa suscitare il senso materno nella donna, l’unione sessuale diventa per la coppia un momento veramente magico. Per il Cancro, il rapporto sessuale è anche un momento di gioco e di fantasticherie. Il Cancro ama giocare e anche scherzare.

Insieme agli uomini nati sotto il segno dei Pesci, è l’uno dei rari maschi che scrive delle poesie romantiche. Parliamo del segno puro. Ci sono degli uomini che scrivono poesie e che non sono nati sotto questi segni, ma hanno una forte componente Cancro o Pesci.

Il Cancro si sente bene nel gruppo per giocare, per lavorare, per vivere, ma se nel gruppo egli non si sente accettato come lo vorrebbe, allora si chiude come un’ostrica e rimane nel suo angolo, senza più comunicare. Il Cancro è un sentimentale, dotato di una forte carica affettiva ha bisogno di sentirsi amato per partecipare alla vita del gruppo.

Questo segno rimane decisamente “bambino” tutta la sua vita. Per questo motivo i bambini lo amano. Egli sa essere uno di loro per giocare, per fantasticare e mostra verso di loro molta pazienza. E’ molto protettivo. Indovinerai che il Cancro è un ottimo insegnante, soprattutto come Maestro delle scuole elementari!

Il Cancro è goloso. Il ricordo del seno materno è collegato al piacere del cibo. Il Cancro ama bere e mangiare e ama anche cucinare. Per questo motivo, ma anche perché è una caratteristica di tutti i segni d’Acqua, le persone nate sotto questo segno hanno tendenza a prendere troppo peso con l’età. E’ possibile invece che subentri un dimagrimento notevole in seguito ad uno squilibrio emotivo. L’anoressia e la bulimia sono dei pericoli di questo segno.

Come conseguenze dell’alimentazione, ma anche dell’emotività del Cancro, si scatenano dei problemi nell’apparato digerente, in particolare a livello dello stomaco. Abbiamo visto che il Cancro rumina, cioè non digerisce. Aerofagia, spasmi dello stomaco, gastrite, ulcera gastroduodenale sono i disagi più frequenti nella salute di queste persone. Il pancreas può anche indebolirsi e generare una situazione diabetica.

Nicotina e alcol andrebbero eliminati completamente, perché anche i polmoni e il sistema cardiovascolare sono fragili. C’è pericolo di crisi d’asma, di pleurite e distacco della pleura, di tachicardia, di scompenso cardiaco.

Importante dunque abituare i bambini cancerini a rispettare certe regole alimentari.

I bambini nati sotto questo segno dovranno essere guidati verso una realtà più concreta e diretti verso una visione del futuro pulita da un passato che disturba.

Nel corso della vita ci saranno senz’altro dei problemi con il padre e l’autorità in genere.

10 febbraio 2011

06 febbraio..

L’infibulazione è una tradizione patriarcale, non religiosa, che non riguarda solo il continente africano ma anche paesi come Bolivia, Indonesia, Kurdistan e Yemen. “Ogni giorno nel mondo sono circa ottomila le bimbe coinvolte e in Italia ogni anno due-tremila figlie sono a rischio”, spiega il dottor Aldo Morrone, direttore dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie nella povertà.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha distinto quattro tipi differenti di mutilazione a carico dei genitali femminili. La circoncisione (as sunnah) è l’incisione della punta della clitoride con fuoriuscita simbolica di sette gocce di sangue. L’escissione (al uasat) é l’asportazione totale del clitoride con aggiunta del taglio, totale o parziale, delle piccole labbra. L’infibulazione (o circoncisione sudanese) consiste nell’asportazione della clitoride, delle piccole labbra e di parte delle grandi labbra. A questa già di per sé orrenda mutilazione va aggiunta la cucitura della vulva (viene lasciato libero solo un foro per la fuoriuscita di urina e sangue mestruale). Il quarto tipo comprende gli altri tipi di pratiche oggi esistenti.

Nel nostro Paese, la Legge 9 gennaio 2006 n. 7 dà delle disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile; l’infibulazione è vietata e severamente punita (fino a 12 anni di carcere). Le sanzioni non riguardano soltanto coloro che la praticano ma anche i genitori o i parenti che, pur di far infibulare una figlia, rispettando così questa barbara tradizione, la portano all’estero.

“Quest’usanza coinvolge le comunità d’immigrati in Italia”, ha ricordato Emma Bonino, secondo la quale una risoluzione dell’Onu è necessaria “innanzitutto per fare chiarezza su ciò che è reato e ciò che non lo è”, considerando che in molti stati la pratica è ritenuta legale.

Allo scopo di sensibilizzare l’Organizzazione delle Nazioni Unite, la senatrice radicale, ha presentato la campagna promossa dall’associazione di cui è fondatrice, “Non c’è pace senza giustizia”, accompagnata da un’immagine che raffigura una lametta e una penna con lo slogan “Decidi tu che segno lasciare”. Per aderire lasciando il nominativo o contribuire economicamente, si può visitare www.noncepacesenzagiustizia.org/cosa-puoi-fare-tu/ .

Massimo Maravalli

La Vergine svelata...

Segno di Terra, femminile, mobile.


La Terra Vergine è la terra impoverita, la terra che ha dato, la spiga pronta alla mietitura, la terra priva di slancio vitale, poiché ha terminato il suo compito. Non è più l’epoca fertile della riproduzione ma l’entrata in uno stato di riflessione.

Mercurio è il suo Maestro. Giove e Nettuno sono in esilio in questo segno, perché limita la loro espansione.

Ogni segno dello zodiaco è rappresentato da un simbolo, un animale, una cosa o un essere umano. La Vergine in genere è sotto la forma di un essere umano, una giovane ragazza che tiene una spiga in mano. Di solito le persone nate sotto questo segno “umano” sono belle, i lineamenti del viso sono armoniosi, lo sguardo vivo. Il corpo è snello, a volte magro. La Vergine si esprime con lo sguardo, le mani e parla velocemente. Il suo modo preferito per comunicare è scrivere. Non è un segno molto apprezzato in genere, poiché lo si giudica solo da certe caratteristiche che disturbano, in particolare il moralismo e l’eccesso di discriminazione.

Eppure, è un segno che ha molte qualità. Estremamente riservata, per non dire timida, pudica e inibita, la Vergine, all’immagine del suo nome, non si concede facilmente, si apre con prudenza, con cautela. Impaurita dai pericoli della vita, dai propri istinti, la persona nata sotto questo segno rifiuta l’avventura e si protegge ritraendosi in se stessa per riflettere, analizzare. Certo, non è spontanea, si ferma davanti allo slancio naturale, primo atto della coscienza che ha una visione realistica della vita e dei suoi pericoli. Purtroppo, questo atteggiamento le fa rifiutare anche la passione che l’amore potrebbe portare nella sua vita, poiché ha paura della sofferenza che l’amore contiene potenzialmente.

“Penso, quindi sono” potrebbe dire la Vergine. Mercurio la spinge a pensare, ragionare, calcolare, misurare, discriminare, senza sosta. Infatti, la sua forza risiede nel suo cervello, nella sua intelligenza. Osservatrice minuziosa, non lascia niente al caso nella sua analisi, in qualsiasi campo. Il suo senso critico, inoltre, accompagna sempre il suo attento esame. La sua intelligenza “pratica” è a suo agio con la materia sensibile: quello che si tocca, che può essere visto, misurato, etichettato. La logica è la sua guida. E’ come se questo modo di procedere fosse una sicurezza, una protezione contro l’angoscia che genera l’ignoto. La Vergine è la formica dello Zodiaco... come una formichina, questa persona è sempre indaffarata e opera con metodo, con applicazione. Si capisce che un tale atteggiamento porta alla precisione, al rigore. Una scrupolosità che la rende pignola e che logora il suo sistema nervoso, poiché passa il suo tempo a correggere i dettagli, finché non sia tutto assolutamente perfetto: ama il lavoro ben fatto, ama l’ordine. Ordine dovunque: in casa, niente fuori posto, in ufficio, sulla scrivania tutte le carte sono ordinate, le matite hanno tutte la punta. La sua coscienza professionale è unica. E’ unico anche il suo senso del risparmio. Come la formica della fiaba, la Vergine mette da parte, non solo il denaro ma qualsiasi cosa che “potrebbe servire” e così si ritrova sotto una montagna di vasetti vuoti. Parsimoniosa, tiene tutti i pezzettini di carta, di tessuto, di qualsiasi cosa che possa ancora servire. Certo, non ha il gesto generoso dell’Ariete... prima di dare la metà della sua camicia, ci riflette accuratamente. L’ho qualificata pignola prima, si può anche dire che sia “schizzinosa”, “maniaca”, in particolare per quello che concerne l’igiene del proprio corpo (passa due ore nella vasca da bagno per lavarlo, come se avesse paura di essere sempre sporca), la pulizia e l’igiene in genere ( verifica se il bicchiere è pulito prima di bere, passa il dito sul tavolo per stanare il granello di polvere) e il cibo. Il cibo è spesso un problema per la Vergine: lo esamina in tutti i sensi prima di metterlo in bocca, quando va bene... altrimenti lo pulisce, ne elimina tutto quello che da lei viene considerato “stomachevole”. A proposito di cibo, la Vergine s’interessa di tutto quello che è dieta, conosce le virtù degli alimenti, milita per il biologico, l’ecologico ecc... Spesso ha una vera passione per le erbe medicinali, se fai delle domande su questo argomento, non finirà più di esporti i benefici della fitoterapia e dell’aromaterapia. Avevo dimenticato: la Vergine è attenta a quello che concerne la salute. La propria e quella degli altri. Ha una vera cultura delle varie malattie. Esponile i sintomi di un tuo malessere e saprai tutte le malattie che sono in agguato per stroncare la tua salute!


Da tutto quello che abbiamo appena visto, risulta che la Vergine è molto preziosa ma può

anche essere noiosa... Viene da chiedersi perché è così controllata e disciplinata. Introversa,

riservata, si sente minacciata dai propri istinti. Si protegge, conformandosi agli usi sociali, cura la propria rispettabilità, coltiva il senso del dovere, rispetta una scrupolosa onestà, educazione, etica, rettitudine. Ne risulta un certo sentimento di inferiorità.

Così, questo individuo apparre timido, umile, modesto e sta anche attento a respirare nel modo giusto per non attirare l’attenzione: ha il senso acuto del ridicolo. Finalmente, tutto questo lo rende suscettibile e irritabile, perché, dentro di sé è cosciente del proprio valore e soffre di non poter aver la forza di chiedere l’attenzione e il posto che gli spetta. Freud parlerebbe di un complesso “anale”, di un “carattere anale ritenuto”, collegato all’epoca in cui il bambino impara a controllare gli sfinteri anali e a chiedere il vasino. Certo, il bambino della Vergine trattiene, ed è “pulito” presto, con grande soddisfazione dei suoi genitori! Così la caratteristica fondamentale della Vergine è la tendenza a “trattenersi”, in seguito “controllarsi” e ulteriormente “dominarsi”. Tradotto sul piano vissuto: a “risparmiare”, “riflettere prima di agire” e “agire metodicamente”. Addio slancio vitale! Ma, attenzione: ricordiamoci che queste caratteristiche sono del segno “puro”. C’era un famoso re nato sotto il segno della Vergine: Luigi XIV, lo chiamavano il Re Sole! E’ vero che era metodico, ma di umile non aveva niente... Anche Madre Teresa di Calcutta era nata sotto questo segno. Chi meglio di lei ha saputo mettersi con vera umiltà al servizio dei suoi simili? In completa dedizione agli altri, era anche capace di convincere chi ne aveva, a dare del denaro per sfamare o curare i poveri. Ecco il motto della Vergine “servire”. Sotto questa parola troviamo: la donna Vergine che, semplicemente, si dedica completamente alla famiglia, la collaboratrice domestica insostituibile, l’impiegato che diventa un braccio destro efficace e indispensabile, l’infermiere che si mette al servizio degli ammalati, la suora o il prete che dà la sua vita per servire la Chiesa.


La costituzione fisica di questi individui non è certo quella del Toro... è piuttosto fragile, con poca resistenza. Ma, la Vergine impara facilmente a gestire la sua salute, a conoscere i motivi dei suoi malanni, spesso dovuti allo stress del sistema nervoso, e convive con un intestino il più delle volte disturbato. In negativo, questo segno è considerato ipocondriaco, perché ossessionato dalla malattia; i suoi cassetti sono colmi di medicine che non servono, fa continue visite dagli specialisti ed è noioso con le sue lamentele per acciacchi di tutti i tipi. Tradizionalmente, la zona fragile del corpo è l’addome, gli spasmi intestinali soprattutto, il sistema nervoso e l’iperestesia neuro-endocrina con esaurimenti. Ha quindi la necessità di risparmiare le sue forze nervose e fisiche. Le donne sono soggette a vaginismo, che sembra un modo comodo per evitare una vita sessuale non troppo gradita.

09 febbraio 2011

Acquario svelato...

Il segno d’Aria è un segno di comunicazione, di relazione con l’altro, con gli altri. I Gemelli hanno il senso dei contatti con gli altri, sono farfalle che saltano da un fiore all’altro, messaggero degli dei. Nella Bilancia si tratta di un dialogo d’amore, una relazione in due, l’amore che fa le scelte. L’amicizia lega il cuore dell’Acquario, senza le passioni dell’amore. Secondo Jung, questo individuo, per mantenere il proprio equilibrio, avrà delle sensazioni introverse... L’intuito dell’Acquario è “verticale”, puntuale e folgorante.


L’Acquario è un individuo profondamente cerebrale: le sue sensazioni, le sue impressioni, anche i suoi sentimenti vengono convogliati brutalmente con la sua intelligenza. Coscienza sempre all’erta, attenta ai minimi segnali emessi dall’interlocutore.

E’ come se funzionasse elettricamente. Ecco perché è diverso dal comune mortale... è un segno non facile da capire dagli altri segni più “umani”. Eppure è il tipico segno umano, bello fisicamente, anzi, di un’armonia fisica quasi perfetta. Per questo motivo si trova spesso coinvolto nella moda o nel mondo dello spettacolo. Eppure, diversamente dalla Bilancia, l’Acquario non è sensibile alla bellezza, come canone. Per lui è bello quello che commuove, quello per il quale si prova ammirazione. Guarda lo zodiaco: Il segno dell’Acquario è opposto al segno del Leone. Nel Leone, l’individualità si esprime nella consapevolezza del sé che va di pari con l’affermazione della volontà di fronte al mondo. L’Io culmina e porta al culto di una sovrana, aristocratica volontà. Il Leone conservatore vuole regnare sul suo mondo. Di fronte abbiamo l’Acquario, l’umanismo che va oltre l’Io per entrare nella condizione umana. E’ l’abolizione dei privilegi dell’individuo a profitto della dignità della persona. L’Acquario vuole contribuire al progresso della società, ha il senso della giustizia e vuole l’uguaglianza tra tutti gli esseri umani; lo si vede combattere alla testa di un sindacato o di un gruppo rivoluzionario per difendere i diritti dei più deboli che siano uomini, donne, bambini, animali o beni ambientali. I valori dell’Acquario non coincidono con i valori tradizionali. Eppure è tollerante, ma spesso, anche per sfida, questo individuo si fabbrica una personalità originale, anti-convenzionale e, al limite, diventa anarchico e può usare violenza e crudeltà. Il Leone si serve degli altri per trovare se stesso, l’Acquario parte da se stesso per trovare gli altri. E’ il segno della libertà, ha bisogno di essere lasciato libero, ancora di più dei Gemelli ha bisogno di sentirsi indipendente. Altrimenti trasgredisce...

L’Acquario osserva da lontano le sue pulsioni vitali, non vive i suoi istinti, la passione lo sfiora ma non lo coinvolge. E’ come se fosse un extra terrestre che vive sulla terra, ha sete di una certa perfezione morale, di un ideale spirituale e guarda sempre verso dei mondi superiori, con una meta elevata. Può diventare fanatico. Ricordati sempre che parliamo del segno “puro”.

L’Acquario è il segno dello zodiaco meno soggetto alle passioni, ma il più capace di amare veramente, con rispetto per l’altro.

L’amicizia dell’Acquario è preziosa: hai bisogno di risolvere un tuo problema? Chiamalo e lui te lo risolverà. Aiutare il suo amico, dargli ogni mezzo per essere felice è il compito dell’Acquario che, dimenticando se stesso, si dedica corpo e anima, generoso del suo tempo e del suo denaro.

L’amicizia per lui è sacra. Se s’innamora, non mescola mai amicizia e sesso. E quando l’Acquario ama... si vede proprio che è un segno fisso, perché rimane legato per lungo tempo alla persona amata; se la vita deve separarli, l’amicizia rimarrà comunque come legame. Di solito preferisce la libera unione al matrimonio, perché non accetta i legami imposti dalle regole sociali. Vuole la libertà, ma rispetta anche quella degli altri. Malgrado il suo senso della libertà, l’Acquario ama vivere in gruppo, ama essere con i compagni, si sente solidale con gli altri esseri umani, ha lo spirito di fratellanza.

Segno d’Aria, fisso: sembra una contraddizione, perché l’aria è un elemento mobile. In questo caso, significa fisso per rispetto dei valori sicuri, profondi della vita. Saturno, uno dei suoi Maestri, porta all’Acquario la serietà, l’interiorizzazione, invece Urano, l’altro Maestro, gli dà l’originalità, lo spirito indipendente e non convenzionale.

Una certa esigenza di perfezione può renderlo rigido verso se stesso.

La forma d’intelligenza di questi individui è intuitiva, ma coerente. Saturno e Urano lavorano in collaborazione: Saturno porta il rigore necessario per dare le basi alla creatività. L’Acquario è un inventore. Attratto dalle nuove tecnologie, si proietta sempre nell’avvenire. Urano lo spinge ad interessarsi a tutte le novità, anche le più strane. André Citroen (5 febbraio 1878, Ascendente Scorpione) e Louis Renault (12 febbraio 1877 Ascendente Cancro), sono due esempi tipici dell’Acquario: non solo hanno costruito un mezzo di trasporto del futuro, ma hanno anche fatto dell’automobile un mezzo di trasporto per tutti e non più per una sola elite.

Qual’è il lavoro che può abbinare le qualità di cuore e le proiezioni nel futuro dell’Acquario? L’irregolarità e la fantasia accompagnano gli studi del nostro soggetto, ma se la direzione presa gli piace, egli diventerà un ottimo medico, musicista, psicologo o ricercatore. Ingegnere in elettronica, ingegnere in aero spaziale, fisico o scienziato in diversi settori possono essere anche delle vie ottime per queste menti pronte a trovare nuove tecniche e mezzi futuristici. In ogni caso la scelta non prenderà in considerazione il denaro. Per l’Acquario, i soldi servono solo a conservare la propria indipendenza e ad aiutare il “fratello” in difficoltà. L’Acquario non ama il denaro, se è ricco lo è solo per eredità. Non vuole privarsi della propria libertà per acquisire e gestire soldi.

Può capitare che l’Acquario si sbagli, ma è molto raro. Ti ricordo che ha una grande capacità di attenzione. La vivacità nel suo discernimento, in un frazione di secondo, gli fa cogliere la verità. Curiosità innata, interesse molteplici, ma non superficiali come nei Gemelli, egli sperimenta, esplora in ogni direzione, mondi extra-terrestri, esseri umani, animali, paesi, cose... è capace di accedere a tutte le discipline. E’ l’unico segno dello zodiaco a sentirsi a proprio agio in tutte le discipline, matematica, musica, poesia, finanze, economia e commercio, arte, filosofia, psicologia, sport, scienze... è una specie di genio. Fondamentalmente l’Acquario è pluridimensionale.

Spontaneo, sempre pronto a mettersi al servizio dell’amicizia, entusiasta per le cause umane, si adatta invece difficilmente (segno fisso), quindi può seguire freneticamente un ideale, un obiettivo difficile e così logorare il suo sistema nervoso... è soggetto a spasmi, tic nervosi, balbuzie. L’assenza di tono muscolare e dei legamenti troppo rilassati potranno provocare nell’infanzia una deformazione della colonna vertebrale e varie malattie delle ossa. Può anche avere problemi di disfunzione della tiroide e delle ghiandole surrenali. In genere ha una fragilità del sistema venoso. Ma, come il giunco della favola, anche se è di salute piuttosto fragile, resiste e supera le difficoltà. (di Evelyne Disseau)

03 febbraio 2011

Roma, comunità Rom verso storiche elezioni.

Da sempre ogni famiglia ha il suo portavoce. Il più anziano, in genere, consiglia il maschio adulto più istruito, che si confronta con il resto della comunità. Ora sembra arrivato il momento di cambiare, nei prossimi giorni a Roma la svolta epocale. Il popolo Rom, infatti, si recherà al voto per eleggere il suo presidente. La campagna elettorale è già iniziata e questo evento è vissuto da tutti come una “rivoluzione” proprio perché questo popolo non si è mai recato alle urne.

Tutto è pronto, la lista dei candidati è stata già pubblicata. Una decina i candidati che hanno presentato i loro programmi e sono in fermento per l’occasione. “Fino ad oggi, ci siamo mossi peggio degli africani” ha spiegato Hakija Husovic uno degli aspiranti, prima siamo rimasti decenni in silenzio e poi abbiamo chiesto i campi. Ora, ha aggiunto, “eccoci, segregati, senza documenti e identità”. Intanto si sta procedendo alla schedatura degli elettori, alla convalida dei candidati. Lo spoglio spetterà poi al personale del Dipartimento formazione dei servizi sociali e della salute o del Comitato di garanzia per l’attuazione del “Piano nomadi”.

Il regolamento elettorale è molto rigido: “Sono eleggibili”, riporta l’articolo 2, “uomini e donne, abitanti del villaggio ed elettori con documenti riconosciuti validi che non abbiano ricevuto condanne, anche solo in primo grado, per reati di particolare gravità che destano allarme sociale”. Ossia, come viene specificato, “tutti i reati contro la persona”. L’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma dichiara: “Il campo di Salone è il più grande della capitale, conta circa 800 persone e si prepara alle consultazioni democratiche che, porteranno all’elezione dei rappresentanti del villaggio presso il Comune di Roma, così come previsto dal regolamento prefettizio”. Massimo Maravalli

Pedagogia di San Tommaso D'Aquino

Ciò che di più vacuo e superficiale v'ha nelle teorie pedagogiche recentissime, quel continuo riempirsi la bocca di parole vane ed imprecise, quel parlare a sproposito di autoeducazione, di libertà, di «creazione», quell’ingenuo ottimismo naturalistico, che fa dell'alunno e del bambino un mezzo Dio (naturalismo denunciato testé nella Enciclica Pontificia sull'educazione Divini illius Magistri) trovano già in San Tommaso il critico più deciso e radicale che si possa desiderare. E la sua critica al concetto stesso, oggi tanto in voga, di «autoeducazione», va meditata, seriamente, se non si vuol correre il rischio, attratti dalla novità, di accettare addirittura, come cattoliche, tutte le teorie della école active! (http://www.totustuus.it/)

27 gennaio 2011

27 gennaio...

Son morto.. con altri ‘cento’, son morto ch’ero bambino: passato per il camino e adesso sono nel vento…”. Inizia così la canzone di Francesco Guccini dedicata ai bambini morti nelle camere a gas di Auschwitz. Era il 27 gennaio 1945, quando nel corso dell’offensiva finale, le truppe sovietiche avanzando verso Berlino giunsero in Polonia e precisamente a Oświęcim (nota come Auschwitz). Una volta aperti i cancelli del lager nazista, di fronte ai loro occhi si materializzò l’ideologia ariana. Cumoli di cadaveri scheletrici e poche “mummie” viventi. Son passati molti anni dalla fine della guerra ma nella memoria di tutti il ricordo dell’olocausto è indelebile.


La legge n.211 del 20 luglio 2000 decreta: “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Così ogni 27 gennaio in tutta la nazione si organizzano celebrazioni in onore delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo. Quest’anno sono in corso diversi eventi e manifestazioni degne di nota. Qualcuna c’è già stata: venerdì a Torino è stato presentato Le Ragioni di un silenzio di Giovanni Battista Novello Paglianti e Gianni Zardini, un saggio che parla della persecuzione degli omosessuali durante il fascismo e nazismo; sabato a Roma, presso il Museo storico della Liberazione si è inaugurata la mostra storico-documentaria, artistica e fotografica Italiani di Cefalonia.

Ma consigliamo altri appuntamenti imperdibili che si svolgeranno in questi giorni lungo tutta la penisola. Il comune di San Miniato (Pi) il 27 gennaio conferirà un’onorificenza a Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana a due ex deportati in lager tedeschi. Sempre giovedì, a Milano, alle ore 21, presso la Casa della Cultura (via Borgogna 3), si terrà il dibattito Negazione e Negazionismo. A Venezia, fino al 31 di gennaio si possono visitare due interessanti mostre presso il museo ebraico: XX il Secolo dei genocidi e L’albero di Anne. Se qualcuno volesse saperne di più, di queste e tante altre iniziative, si può consultare il sito internet lager.it.

Una menzione speciale, fra i tanti che si sono prodigati a favore degli Ebrei e di tutte quelle “categorie” di persone poco gradite a Hitler, la vogliamo fare per l’ultimo questore di Fiume, Giovanni Palatucci (1909-1945), “Servo di Dio” per la Chiese cattolica nonché “Giusto fra le Nazioni”. Palatucci fece scomparire gli archivi contenenti informazioni sugli ebrei fiumani, salvando più persone possibili. Le spie tedesche però diedero informazioni sulla sua attività. Fu deportato al campo di concentramento di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945 a pochi giorni dalla liberazione. Sarebbero state sicuramente di più le vittime del nazismo senza queste persone che hanno donato la propria vita agli altri. Per finire riteniamo opportuno ricordare anche la giornalista e scrittrice Tullia Zevi, da tutti considerata la voce dell’ebraismo italiano, che si è spenta nei giorni scorsi. Massimo Maravalli

25 gennaio 2011

Conoscere, poi sapere...

Non ti rimembra di quelle parole con le quai la tua Etica pertratta le tre disposizion che 'l ciel non vole, incontenenza, malizia e la matta bestialitade? E come incontenenza men Dio offende e men biasimo accatta? Se tu riguardi ben questa sentenza, e rechiti a la mente chi son quelli che sù di fuor sostegnon penitenza, tu vedrai ben perché da questi felli sien dipartiti, e perché men crucciata la divina vendetta li martelli». «O sol che sani ogni vista turbata, tu mi contenti sì quando tu solvi, che, non men che saver, dubbiar m'aggrata. Ancora in dietro un poco ti rivolvi», diss'io, «là dove di' ch'usura offende la divina bontade, e 'l groppo solvi». «Filosofia», mi disse, «a chi la 'ntende, nota, non pure in una sola parte, come natura lo suo corso prende dal divino 'ntelletto e da sua arte; e se tu ben la tua Fisica note, tu troverai, non dopo molte carte, che l'arte vostra quella, quanto pote, segue, come 'l maestro fa 'l discente; sì che vostr'arte a Dio quasi è nepote. Da queste due, se tu ti rechi a mente lo Genesì dal principio, convene prender sua vita e avanzar la gente; e perché l'usuriere altra via tene, per sé natura e per la sua seguace dispregia, poi ch'in altro pon la spene. D. C. - Inferno, Canto XI, Versi 79 - 111

18 gennaio 2011

Colloquio con Filiberto Caponi e Gil Ferrara

                   Video 1/3

Preparativi...

              Video 2/3

Sul posto...

               Video 3/3

Filiberto Caponi

Giovedì 20 gennaio...

COMUNICATO STAMPA


17 GENNAIO 2011

ITALIA UNO CON LA TRASMISSIONE “MISTERO”

PER UNO SPECIALE AD ARQUATA

A distanza di 18 anni il caso Caponi torna d’attualità ancora sotto i riflettori di Italia 1, con un servizio speciale e nuove rivelazioni all’interno del programma “Mistero”, condotto da Raz Degan.

In realtà la vicenda, storia di ripetuti incontri ravvicinati del terzo tipo tra l’allora (1993) ventitreenne Filiberto Caponi e una presunta creatura aliena immortalati con 6 sconvolgenti Polaroid, sembra non aver risentito dell’usura del tempo, vivendo ormai una vita propria soprattutto sul web.

Lo scrittore Andrea G. Pinketts insieme a Filiberto Caponi ricostruiranno le dinamiche degli incontri attraverso due delle 6 famose istantanee, disegni e documenti segreti per poi affrontare le inevitabili conseguenze mediatiche, sociali e giudiziarie che il caso scatenò.

Uscirà a breve anche il nuovo libro scritto dallo stesso Caponi (edito da Fas Editore), visto il successo del primo.

Sono inoltre avviate da tempo le trattative per la realizzazione di un film in co-produzione internazionale da girare nei luoghi originali degli incontri, condotte da Gil Ferrara responsabile del team che si occupa del progetto artistico ed editoriale.

INFORMAZIONI GIL FERRARA 347.1427781

09 gennaio 2011

Non Ancora Sfruttabili Appieno

Ingegneria spaziale post Roswell: conoscenze proibitive se non insegnate da veri "maestri" dello spazio. Difficile credere il contrario... Si può dunque presupporre che alcuni alieni siano prigionieri dei terrestri. Se così fosse, potrebbe essere per motivi bellici o per delle false promesse fatte loro dagli uomini, per un ipotetico aiuto alla ricostruzione di velivoli spaziali idonei al ritorno nella loro "galassia"? Il tutto naturalmente per scoprire nuove tecnologie. Si spiegherebbe così, il trattato di non belligeranza e il patto di "invisibilità" fatto in un incontro ravvicinato del terzo tipo. Il materiale? Arriverebbe direttamente dallo spazio...(da pensieri non comuni)

05 gennaio 2011

A breve, tracce di vita aliena nella trasmissione "Mistero" su Italia1.

 "Diffusione di notizie false o esagerate tendenti a turbare l'ordine pubblico". È stata questa la “strana” accusa fatta a Filiberto Caponi dopo che si è divulgata la notizia del suo incontro ravvicinato del terzo tipo nel maggio del 1993. All’epoca dei fatti, Filiberto, aveva solo 23 anni. La sua colpa? Aver fotografato da vicino una strana creatura che non aveva nulla di umano o per lo meno niente di simile. Per sua fortuna, ha sempre avuto un carattere di ferro e non si è mai lasciato intimidire o influenzare dalle “pressioni” e dalle poco velate minacce avute dall’ambiente circostante. Lui, infatti, ha sempre ribadito la sua verità con forza e semplicità senza alcun tentennamento o ripensamento. Dopo un anno e precisamente a maggio del 1994, la buona notizia: il G.I.P. del Tribunale di Ascoli Piceno, lo assolve con formula piena da quelle imputazioni infamanti. Alcune trasmissioni televisive si sono occupate di Lui e della sua storia, tra le quali il “Maurizio Costanzo Show”, “I fatti vostri” condotto dal perspicace Magalli, “Mezzogiorno in famiglia” con Tiberio Timperi e, per ultima, “Alle falde del Kilimangiaro” con Licia Colò nella puntata del 24 ottobre del 2010. Molte, anche le interviste rilasciate a vari giornali e riviste specializzate nel settore. Tanti hanno “chiuso” il suo caso velocemente dichiarandolo un falso. È davvero così? Dopo tanti anni il caso Filiberto Caponi è ancora alla ribalta. Perché? Esistono davvero gli extraterrestri? La sua storia è così fantastica che, per renderla reale, mi è sembrato corretto fare due chiacchiere con lui. In occasione del gran concerto lirico “Giulio Polidori”, svoltosi nel piccolo centro di Paggese alle porte di Acquasanta Terme (AP) in ricordo del quinquennale della scomparsa di S.S. Giovanni Paolo II, con ospite d’onore la giornalista della Santa Sede Pina Traini, lo incontro per la prima volta. Persona semplice, di buona cultura e molto disponibile. Insieme con lui, il suo manager. Fin da subito abbiamo condiviso alcuni pensieri inerenti la sua vicenda e insieme, abbiamo deciso di mettere su quest’articolo esclusivamente per invitare il lettore a porsi delle domande sull’accaduto. Andiamo per ordine. Da tanti anni si parla di U.F.O. e di extraterrestri ma, ancora oggi, la società ha dei dubbi. Sarà forse “colpa” della troppa disinformazione? Quasi tutti gli stati del mondo, infatti, hanno sempre negato la loro esistenza. Senza ombra di dubbio, per porre il “Secret of State - Unidentified Flying Object”, ci saranno state sicuramente delle “buone ragioni”. Una su tutte, lo studio delle apparecchiature aliene e perché no degli alieni stessi, per essere all’avanguardia militarmente rispetto alle altre potenze mondiali. In tanti anni però, ci sono stati moltissimi avvistamenti in ogni parte del globo e altrettante testimonianze fatte da persone attendibili, come ad esempio quelle dei tanti militari appartenenti alle Forze Armate di diverse nazioni. Queste ultime, hanno sicuramente influito a far vacillare il “muro omertoso” dei governi che per “prendere tempo” hanno deciso di aprire gli archivi segreti. Dopo la Francia e l’Equador, è toccato agli inglesi. Al tal proposito, il Dott. Enrico Baccarini, dirigente del Centro Ufologico Nazionale, ha affermato: “decenni d’indagini e studi da parte di vari governi hanno prodotto più domande che risposte, tutto ciò, unito alle incessanti richieste di comuni cittadini e di varie associazioni, hanno indotto le autorità a sbloccare parte dei propri archivi”. Inoltre, conclude Baccarini, “non è solo e tanto per le componenti immaginifiche del fenomeno, quanto perché è sempre più ampia la consapevolezza che la vita non è patrimonio esclusivo della Terra”. Ad avvalorare questa tesi, c’è anche l'astronomo e teologo José Gabriel Funes, attuale Direttore della Specola Vaticana, il quale ha ammesso tale possibilità: “Si può credere in Dio e negli extraterrestri”. Intanto cresce nel mondo la voglia di Ufo, la voglia di alieni, la voglia di sapere. In questo scenario sociale più maturo e meno votato alla censura, ho ritenuto opportuno riproporre la sua storia già nota in tutto il mondo. Per non ripetermi e, per gli eventuali approfondimenti individuali, consiglio ad ogni lettore di visitare il suo sito internet www.filibertocaponi.it o di fare un “giro” sul web. Il mio intento, è quello di far conoscere Filiberto come persona comune e non come “avvistatore” di alieni. Per questo motivo, ho cercato di formulare delle domande cui lui ha risposto con molta partecipazione.


D: Filiberto, che ricordi hai di quei periodi al di la di ogni illazione e/o giudizio?

R: I vari giudizi della gente (del tutto legittimi) non hanno minimamente sporcato la nitidezza del ricordo di quei periodi. Ogni volta che ripercorro mentalmente quei momenti, provo tenerezza per l’ingenuità di allora e nostalgia per le persone a me care (che mi hanno sempre appoggiato e difeso) che nel corso degli anni sono venute a mancare intorno a me. Allo stesso tempo ogni volta che racconto quell’incredibile episodio un brivido si manifesta sulla mia pelle testimoniando la stessa emozione e la stessa adrenalina di allora.

D: Come già anticipato, nei tuoi confronti sono stati presi “d’Ufficio” dei provvedimenti spiacevoli e infamanti; con il tempo, per fortuna, tutto si è risolto nel migliore dei modi: pensi che le persone che a suo tempo hanno avuto dei comportamenti “persecutori” verso di te siano state “manipolate” da qualcuno?

R: Credo che le persone che, all’epoca si sono relazionate con questa mia vicenda abbiamo fatto, volenti o nolenti, il loro lavoro anche se, non escludo che alcuni di essi siano stati particolarmente condizionati nell’assumere atteggiamenti persecutori nei miei confronti. Sembra, infatti, che in casi del genere questo comportamento sia da protocollo.

D: Dopo aver visto e immortalato un ipotetico “marziano”, ti sei trovato in qualche modo coinvolto in una situazione non “normale”, vuoi per la tua età (23 anni), vuoi per il periodo storico: ti è mai capitato di condividere le sensazioni della “tua creatura”?

R: Dopo lo shock e il successivo entusiasmo dei primi giorni, senza che me ne rendessi troppo conto stavo entrando in un meccanismo degno di “X-Files”. Difatti, si susseguirono incontri con membri di vari centri ufologici, militari e persone delle quali ancora oggi non conosco la vera identità (tra cui i cosiddetti “Man in Black”, resi noti solo anni dopo dall’omonimo film). Una volta aver capito che cosa mi stava succedendo mi sono sentito alieno nel mio stesso mondo, e posso capire cosa deve aver provato quella creatura lontana dal suo.

D: oltre ai gemiti, hai avuto altre percezioni inerenti al modo di esprimersi dell’essere vivente? O meglio, hai avuto “sentori” extrasensoriali che riconducessero alla telepatia?

R: Non c’è giorno che non mi chieda se sono stato in grado o meno di capire che cosa volesse quell’essere da me. Più di una volta ho provato una sorta di sensazione di colpa per non essere riuscito ad ascoltare i suoi pensieri. Forse la paura e l’emozione di quei momenti non mi hanno permesso di comunicare con l’essere in un modo diverso da quello convenzionale, ma sono sicuro che, anche se io non sono riuscito a leggere i suoi pensieri, lui invece sia riuscito a leggere i miei. Quello che so di certo è che era in difficoltà e forse l’unico modo concessomi per aiutarlo è questa mia battaglia per testimoniare la sua esistenza che conduco da più di diciassette anni. Di sicuro quell’essere è riuscito invece a stabilire una sorta di comunicazione con mia nonna nell’ultimo incontro, perché lei anziché spaventarsi ricambiò il suo sguardo con un sorriso.

D: So che in quella famosa circostanza vedesti del sangue e che nascondesti addirittura una garza insanguinata che poi non ritrovasti più: cosa pensi sia accaduto all’E.B.E. (Entità Biologica Extraterrestre) e dove credi sia finita quella garza?

R: In merito alla presenza della garza avvolta sulle gambe della creatura (forse l’unico elemento riconducibile al mondo umano) ho formulato un paio d’ipotesi: la prima è che l’essere sia stato soccorso da qualcun altro, magari in seguito ad un incidente, prima di imbattersi in me; la seconda è che la creatura, frutto di un esperimento scientifico, fosse scappata da un laboratorio di ricerca. Anche per la scomparsa della garza ho due ipotesi: la prima è che sia stata semplicemente portata via da qualche animale attirato dall’odore di quello che sembrava essere sangue; la seconda è che la creatura non abbia voluto fornire prova della sua esistenza e quindi nottetempo abbia provveduto a recuperarla (dando così credito alla teoria che si trattasse di una creatura pensante).

D: In casi del genere si tende sempre a essere scettici, credi che lo scetticismo della società sia fondato o in qualche modo “pilotato”?

R: E’ vero, si tende sempre a essere scettici ma negli ultimi anni quest’argomento non è più considerato tabù nemmeno in Italia, grazie all’apertura delle istituzioni tra le quali perfino il Vaticano. Molti non vogliono credere perché hanno paura del diverso, del resto è umano aver paura o diffidare di tutto ciò che non si conosce. Dunque, se da una parte è comprensibile, dall’altra c’è l’interesse di alcuni a screditare e diffondere il dubbio affinché la gente non apra gli occhi su questa realtà.

D: Chi era Filiberto Caponi all’epoca dei fatti e chi è oggi Filiberto Caponi?

R: All’epoca dei fatti ero un ragazzo piuttosto schivo e introspettivo e non sempre mi riconoscevo nel tessuto sociale in cui vivevo (un paese di montagna di poche anime) pur apprezzandone il sano stile di vita. Oggi sono una persona profondamente cambiata sia a livello spirituale sia nei rapporti interpersonali. Possiamo dire che ora vedo le cose per come sono e non per come sembrano, oltre che a essere diventato una persona estremamente socievole, con chiunque incontro sul mio percorso.

D: Se tornassi indietro, ti comporteresti allo stesso modo oppure la storia di oggi sarebbe differente?

R: E’ chiaro che con l’esperienza maturata probabilmente se dovesse ricapitarmi oggi, mi comporterei in maniera decisamente diversa, ma è proprio per questo che le cose dovevano andare come sono andate.

D: Com’è noto, da qualche tempo l’uomo ha inviato degli “esploratori” su marte: pensi che un giorno gli uomini diventeranno extraterrestri o credi che gli alieni s’apprestino a diventare terrestri?

R: Bella domanda! Ti rispondo con un’altra domanda: e se fossero già realtà entrambe le cose?

Ci sarebbero molte altre domande che vorrei fare a Filiberto, ma gli chiedo solo di esporre le sue considerazioni sulla vicenda che gli ha cambiato la vita.

A fronte di quanto detto, tengo a precisare che non è stata mia intenzione creare alcuna turbativa, in fondo, le immagini di morte e violenza che spesso si vedono la sera a cena durante il telegiornale (e qui non viene mai denunciato nessuno!) sono molto più scioccanti di un piccolo e sconosciuto essere che non ha fatto male a nessuno e che al massimo può aver suscitato qualche dubbio e molta curiosità. Per fortuna un giudice di buon senso ha capito l’infondatezza delle accuse nei miei confronti. Spero che questa mia storia possa contribuire a dare qualche risposta in più a chi ha il coraggio di porsi queste domande. Forse un cambiamento radicale sul nostro magnifico pianeta sarà possibile solo quando prenderemo tutti coscienza che non siamo soli alla deriva dell’Universo.

Dopo questo suo ultimo pensiero, ringrazio Filiberto e il suo amico e manager Gil Ferrara per la cortesia e la disponibilità dimostratemi e chiudo ponendomi questa domanda: sono più attendibili le testimonianze delle persone comuni che non hanno “grilli per la testa” e lavorano onestamente o coloro che tentano di “smontare” pezzo per pezzo le loro verità? Massimo Maravalli intervista a Filiberto Caponi sulla rivista elettronica Tracce D'Eternità nr. 11.

09 dicembre 2010

Il principe...

«si habbi nelle cose a vedere il fine e non il mezzo»

Ghiribizzi scripti in Raugia (Machiavelli)

05 dicembre 2010

"Credenze"... armadi e suppellettili per il nostro castello.

E quella cu' il Savio bagna il fianco, così com'ella sie' tra 'l piano e 'l monte tra tirannia si vive e stato franco. Ora chi se', ti priego che ne conte; non esser duro più ch'altri sia stato, se 'l nome tuo nel mondo tegna fronte». Poscia che 'l foco alquanto ebbe rugghiato al modo suo, l'aguta punta mosse di qua, di là, e poi diè cotal fiato: «S'i' credesse che mia risposta fosse a persona che mai tornasse al mondo, questa fiamma staria sanza più scosse; ma però che già mai di questo fondo non tornò vivo alcun, s'i' odo il vero, sanza tema d'infamia ti rispondo. Io fui uom d'arme, e poi fui cordigliero, credendomi, sì cinto, fare ammenda; e certo il creder mio venìa intero, se non fosse il gran prete, a cui mal prenda!, che mi rimise ne le prime colpe; e come e  quare , voglio che m'intenda. Mentre ch'io forma fui d'ossa e di polpe che la madre mi diè, l'opere mie non furon leonine, ma di volpe. Li accorgimenti e le coperte vie io seppi tutte, e sì menai lor arte, ch'al fine de la terra il suono uscie. Quando mi vidi giunto in quella parte di mia etade ove ciascun dovrebbe calar le vele e raccoglier le sarte, ciò che pria mi piacea, allor m'increbbe, e pentuto e confesso mi rendei; ahi miser lasso! e giovato sarebbe. D. C. - Inferno, Canto XXVII, Versi 52 - 84

04 dicembre 2010

Parola in codice: "Comunisti".

Domanda: Cosa si intende per comunisti?

03 dicembre 2010

Fino ad ora solo EBE...tismo.

A proposito della NASA: Il batterio è stato rinvenuto nel lago Mono Lake (California). Si tratta del Gfaj-1, già noto agli scienziati come componente della famiglia Gammaproteobacteria. Questo batterio non basa i processi vitali sui sei elementi di base - carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, zolfo e fosforo ma su una variazione con l'arsenico al posto del fosforo.

IRTT

02 dicembre 2010

Linguaggio mentale e...

... fuga di notizie note

04 dicembre 2010, il precedente collegamento non funziona per motivi logici... Corriere.it/Wikileaks_scompare_dalla_rete

Davvero strano, tracce di vita aliena sulla terra...

La Nasa: ci sono alieni sulla Terra

"Un microbo vive in ambiente letale "Utilizza l'arsenico per vivere e dunque - dicono i ricercatori - ci sono altre forme di vita rispetto a quelle conosciute finora. "E questo potrà avere conseguenze sulla ricerca di forme di vita extraterrestre" Alieni sulla terra. La Nasa ha annunciato "una scoperta in astrobiologia" che potrebbe dimostrare l'esistenza di un'altra forma di vita, anche sulla Terra. La scoperta potrebbe provare la teoria che esistono creature-ombra in parallelo agli esseri umani e in ambienti finora ritenuti inabitabili, vale a dire che esiste una forma di "vita come non la conosciamo". L'annuncio ufficiale è atteso tra poche ore, e riguarderà - dice la Nasa - "una scoperta dell'astrobiologia che avrà conseguenze sulla ricerca di prove della vita extraterrestre". E la scoperta dovrebbe riguardare un microbo che riesce a vivere in un ambiente finora ritenuto letale per qualsiasi forma di vita. Il batterio è stato trovato in fondo al Mono Lake, nel Parco Nazionale di Yosemite, in California, una lago ricco di arsenico. La creatura usa l'arsenico per sopravvivere e questa capacità, secondo l'agenzia spaziale americana, aumenta la prospettiva che una forma di vita simile possa esistere su altri pianeti che non hanno la nostra atmosfera: "Se questi organismi utilizzano l'arsenico nel loro metabolismo, ciò dimostra che ci sono altre forme di vita rispetto a quelle che conosciamo. Sono alieni, ma alieni che condividono lo stesso nostro ambiente". (Fonte: la Repubblica)

Lettura inversa..

  ..Il linguaggio globale, nuova causa della paura liquida..