26 maggio 2012

Vista immaginaria della propria trasparenza..

..occhio agli occhi..

La paura della metacomunicazione..

..nasce dall'incertezza dell'informazione formante una certa cerchia "sociologica".. 

22 maggio 2012

Guarda e mira l'osservazione..

..vedi di fermare l'immobile in movimento..

20 maggio 2012

Latitanza incosciente..

..prigioniera dell'anima, condanna perenne per gli ignavi credenti nell'esistenza di una libertà privata, strana fuga: dalle sbarre alle gabbie Faraday  ...

Osservazione ambivalente..

..il lato opposto della luna si affaccia sulla tempesta solare, l'ombra sovrasta la terra ed il buio lunare si manifesta nell'oscurità imposta dalla luce vagante..

"Espressionismo" metacomunicativo..

..immagine interiore nel riflesso superficiale dell'anima..

Ha tentato l'ignobile sciocco..

..ride ben chi ride ultimo..

6_5TRVNZ ;-) ..

..chiave aritmetica..

18 maggio 2012

Virtualità programmatica..

..cerco foto di maschera e pinne..

15 maggio 2012

Il futuro che ci farà rimpiangere il passato..

..l'uomo sociale é destinato sempre a scontrarsi con le differenze generazionali, politiche, di classe, religiose, sessuali e di colore, che tracciano la linea di confine tra la centralità del vivere e l'emarginazione. Una società costruita da lui stesso, che si basa sulle disuguaglianze lo conduce solo verso la solitudine, la riflessione e il pentimento; peccato che questo momento arriverà solo quando non si avranno più le possibilità di modificare le sorti dell'uomo stesso.. (I)
    

14 maggio 2012

Euripide..

La "tragedia" Polifemo.. (ahahahahaha!!!)

13 maggio 2012

La forza della superbia..

..da sempre in lotta con l'umile debolezza, la supremazia dei potenti mezzi vacilla di fronte al coraggio della "misera" lealtà..

L'abbandono della follia..

La presentazione..

Compromessi dal compromesso..

..con il rischio di compromettere la compromissione primoirdiale dell'uomo.. 

La durezza della Croce..

..va constatata nel momento di reale necessità..

12 maggio 2012

Obiettivamente eloquente..

..se non riesci a capire preoccupati..

11 maggio 2012

Io sono tra loro, con loro e per loro..

..però non sono nella foto..

Le velleità degli ingenui..

..resistere ai retaggi oligofrenici dei gruppi complessati e frustrati dalle proprie incapacità.. 

01 maggio 2012

Darwin for life..

..riflettere sulla propria specie per raggiungere l'obiettivo evolutivo..

29 aprile 2012

I campi elisi..

..dal subliminale intuibile al reale invisibile.. 

Mia o mia..

..Susina

22 aprile 2012

Il sogno dell'uomo..

..Giacobbe, eponimo Israele che conduce alla scala divina.. 

19 aprile 2012

Pan-otticismo sulla libertà post-moderna..

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facilmente a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare di sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino

Vista tra i monti..

13 aprile 2012

Seconda lettera di Pietro




[1]Questa, o carissimi, è già la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza,
Pietro dice che ha già scritto una Prima Lettera e che questa è la seconda.
Da questa prima notizia si deve concludere che costoro sono gli stessi destinatari della Prima. Oppure che la Prima sia giunta anche a loro e che Pietro conosce questa notizia.
D’altronde la Tradizione della Chiesa ha sempre considerato queste Lettere “Lettere Cattoliche”, cioè scritti a tutti i cristiani, e non ad una comunità in particolare come è avvenuto sempre con Paolo.
Ora Pietro ci rivela anche il fine dei suoi scritti.
Egli vuole ridestare con ammonimenti la sana intelligenza dei cristiani.
La fede ha un suo fondamento razionale, di intelligenza, di discernimento, di deduzione, di conclusioni, anche di sviluppo.
Se la fede mancasse di questo apporto non sarebbe fede. Sarebbe solo idea, pensiero infondato, frutto, o parto della sola mente dell’uomo.
La fede invece ha un “Soggetto” che è fuori dell’uomo. Tutto ciò che è fuori lo si deve cogliere attraverso l’intelligenza, la razionalità, il discernimento, l’analisi, lo studio, l’osservazione dei fatti e degli avvenimenti.
Il Vangelo è annunzio; spesso è anche invito da parte di Cristo Gesù ad usare l’intelligenza e la razionalità.
L’assurdo, la falsità, la negazione del reale, degli avvenimenti, della stessa storia non è dell’uomo.
La trasformazione dei fatti non è dell’uomo. Il rifiuto di comprenderli non è dell’uomo.
Tutto questo non è dell’uomo razionale, intelligente, dotato di discernimento, di sapienza, di capacità di uscire fuori di sé per comprendere tutto ciò che avviene e condurlo nella verità.
Certo c’è il mistero che avvolge la fede. Ma il mistero viene anche fatto storia e tutto ciò che del mistero diviene storia, si fa storia è giusto che l’intelligenza lo colga, lo discerna, lo classifichi, lo distingua.
La razionalità che rifiuta l’oggetto della propria intelligenza, che non fa un saggio uso di se stessa, è semplicemente stoltezza, insipienza. Se a questo si aggiunge la cattiva volontà di comprendere, o la stessa negazione della verità, si può giungere anche al peccato contro lo Spirito Santo.
Due esempi, uno del Vangelo e l’altro dell’Antico Testamento ci rivelano quanto grande sia l’importanza della razionalità nel processo della formazione della fede nella mente e nel cuore delle persone.
Segue.. (http://www.movimentoapostolico.it/2Pietro/testi/capitoli/2Pietro3.htm)



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Non usare mai per offendere.

All'Interno dell'Interno.. PER NON DIMENTICARE!

" Allarme Scordato ".. Questo post l'ho pubblicato diverse volte, ogni 14 febbraio , poi a marzo, poi a novembre e forse lo ...