Guardando nel suo Figlio con l'Amore che l'uno e l'altro etternalmente spira, lo primo e ineffabile Valore quanto per mente e per loco si gira con tant'ordine fé, ch'esser non puote sanza gustar di lui chi ciò rimira. Leva dunque, lettore, a l'alte rote meco la vista, dritto a quella parte dove l'un moto e l'altro si percuote; e lì comincia a vagheggiar ne l'arte di quel maestro che dentro a sé l'ama, tanto che mai da lei l'occhio non parte. Vedi come da indi si dirama l'oblico cerchio che i pianeti porta, per sodisfare al mondo che li chiama. Che se la strada lor non fosse torta, molta virtù nel ciel sarebbe in vano, e quasi ogne potenza qua giù morta; e se dal dritto più o men lontano fosse 'l partire, assai sarebbe manco e giù e sù de l'ordine mondano. Or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco, dietro pensando a ciò che si preliba, s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. Messo t'ho innanzi: omai per te ti ciba; ché a sé torce tutta la mia cura quella materia ond'io son fatto scriba. D. C. - Paradiso, Canto X, Versi 1 - 27Qual'è la differenza tra l'intelligente e il furbo? L'intelligente sa che il furbo vive di "ignoranza conviviale" ed ingenuità, il furbo invece non sa che l'intelligente sa...
20 ottobre 2011
Ordine universale..
Guardando nel suo Figlio con l'Amore che l'uno e l'altro etternalmente spira, lo primo e ineffabile Valore quanto per mente e per loco si gira con tant'ordine fé, ch'esser non puote sanza gustar di lui chi ciò rimira. Leva dunque, lettore, a l'alte rote meco la vista, dritto a quella parte dove l'un moto e l'altro si percuote; e lì comincia a vagheggiar ne l'arte di quel maestro che dentro a sé l'ama, tanto che mai da lei l'occhio non parte. Vedi come da indi si dirama l'oblico cerchio che i pianeti porta, per sodisfare al mondo che li chiama. Che se la strada lor non fosse torta, molta virtù nel ciel sarebbe in vano, e quasi ogne potenza qua giù morta; e se dal dritto più o men lontano fosse 'l partire, assai sarebbe manco e giù e sù de l'ordine mondano. Or ti riman, lettor, sovra 'l tuo banco, dietro pensando a ciò che si preliba, s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. Messo t'ho innanzi: omai per te ti ciba; ché a sé torce tutta la mia cura quella materia ond'io son fatto scriba. D. C. - Paradiso, Canto X, Versi 1 - 27
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
"Ad dexteram"..
.. Rumores fuge, ne incipias novus auctor haberi: nam nulli tacuisse nocet, nocet esse locutum ..
-
..per Te potrei "pensare" come Te, per me Tu verrai sempre con me ..
-
Verum sine mendacio, certum et verissimum. Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est infer...
-
.. Presenziare Vernissage .. .. Giornalista .. .. Mendicante .. .. Amministratore di Condominio .. .. Posa in ...
-
.. l'intelligenza non da mai la risposta ad un "quesito", il suo compito é solo quello di proporne degli altri ..
-
..L'" Aquila " al centro del " dovere ": " Coorte siam "..
Nessun commento:
Posta un commento
I post anonimi difficilmente saranno pubblicati