19 dicembre 2024

Ultimo, é..

.."posto" il problema, occorre una "risoluzione", namasté con mudra o "Particella regale"..

15 dicembre 2024

Roma, Vernissage di sabato 24 aprile 2010 Il poeta che "scrive" con il pennello...

Michele Sabatino è nato a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, un luogo di indubbia bellezza ma allo stesso tempo molto difficile, anche se sensibile verso chi esprime delle doti talentuose. Fin da piccolo ha avuto la passione della pittura, per ovvi motivi però, si è dovuto orientare verso altri settori, si laurea a pieni voti presso la facoltà di architettura dell’università Federico II di Napoli mantenendo in cuor suo la volontà di realizzare il suo sogno. Per dare seguito ai suoi studi ed affermarsi come architetto, si trasferisce nella città felliniana dove tutt’ora risiede e svolge questa professione con grande umiltà, convogliando nella stessa il suo estro del tutto unico. Per anni il suo talento rimane sopito nel suo cuore anche per motivi pratici ma, si sa, tutto si può contenere tranne la spinta comunicativa che proviene dall’anima e, difatti, negli ultimi tempi eccola riemergere prepotentemente. Molto attento al suo richiamo artitistico, Michele Sabatino inizia a dar “voce” alla sua energia interiore, combinando nel modo migliore le sue attività. Pittore autodidatta, artisticamente acuto osservatore di forme e spazi, acquisisce subito una padronanza dei colori, che gli permette una comunicazione immediata con le persone, al di la del significato recondito che possono esprimere i suoi dipinti astratti. Una simbiosi di forme, ben amalgamate che rappresentano gli stati d’animo dell’artista, con il proprio essere rappresentato dal colore dello sfondo, che da vita ad uno scontro-incontro con il suo subconscio in conflitto con il mondo circostante sempre più distante dalla sua dimensione interiore. Nella vastità delle espressioni che possono manifestarsi in periodi diversi del suo percorso personale, c’è un monito ricorrente rivolto alla società, troppo spesso assorta a contemplare un dio denaro che offre solo il potere materiale senza soffermarsi sulla spiritualità, rivolgendo poca attenzione alle proprie risorse e necessità. La sua ispirazione è dettata dalle sue sensazioni e dal suo istinto, in alcuni dei suoi ultimi quadri, si possono notare delle influenze di alcuni pittori come Mirò, Picasso e Van Gogh ma, nel pieno rispetto dei grandi maestri del passato, Michele Sabatino per il momento non è catalogabile in nessun “ismo” e, come da lui stesso dichiarato in alcune interviste, si può definire un “neoespressionista astratto”. Io personalmente, non sono stato mai attratto dall’arte espressa nei dipinti, in quanto la ritenevo troppo lontana dalla mia cultura personale ma la vista di queste forme stravaganti e colorate anno attirato la mia attenzione, tanto che, per capire meglio cosa mi affascinava di queste opere, ho intrapreso un cammino che ritenevo molto improbabile terminare, cioè seguire attentamente la loro sinuosità, per capire lo stato d’animo dell’autore. Andando avanti ho capito una cosa molto importante, non era l’arte ad essere lontana da me ma, al contrario, ero io che la evitavo perché non sapevo osservare. Ebbene si, questo per me è Michele Sabatino, un pittore che oltre saper dipingere, sa anche comunicare con i suoi quadri, il proprio percorso introspettivo mettendolo in risalto con i giusti colori che mostrano la sincerità con cui mette a nudo la propria anima. Con questo voglio ringraziare i promotori della mostra: il Prof. Antonio Restivo e l’associazione culturale Spaziodarte che mi hanno permesso di avvicinare la sensibilità di questo artista. Un ringraziamento particolare va alla sig.ra Viviana Tavormina, che cura diversi settori dedicati al pittore svolgendo un ruolo fondamentale nella promozione delle sue opere.  (Massimo Maravalli)

12 dicembre 2024

Il piacere della vita... (Post già pubblicato il 12 novembre 2009)

“L’origine del mondo”, il celebre quadro di Gustave Courbet (1819-1877) conservato al Museo d’Orsay di Parigi, rappresenterebbe il ventre di Eva, madre di tutti gli uomini. Questa è l’interpretazione che Thierry Savatier, storico dell’arte francese, ha dato nel suo libro “Courbet e l’origine del mondo. Storia di un quadro scandaloso”, dopo circa un decennio di studi. Certo, dopo tanti anni di ricerca forse ci si aspettava di più, ma tant’è, così son fatti alcuni studiosi. L’origine e la storia del quadro sono abbastanza avvincenti: fu realizzato nel 1866, ma allora fu considerato scandaloso. Non che mancassero le rappresentazioni di nudi nei quadri del tempo, ma Courbet aveva scelto una prospettiva piuttosto esplicita, dove i dettagli non mancavano. Da subito ci si interrogò su chi fosse la proprietaria di siffatto ventre, e pare che l’artista si sia ispirato a una foto di una giovinetta francese che frequentava. Pensando a Eva? Chissà… Il quadro circolò in diverse gallerie finché, dopo molte peripezie, capitò nelle mani dello psicoanalista Jacques Lacan, che, data la sua professione, probabilmente riusciva a vedere nel quadro ben più di quello che veniva rappresentato…

02 dicembre 2024

Il verso dell'orizzonte...

Con questa distinzion prendi 'l mio detto; e così puote star con quel che credi del primo padre e del nostro Diletto. E questo ti sia sempre piombo a' piedi, per farti mover lento com'uom lasso e al sì e al no che tu non vedi: ché quelli è tra li stolti bene a basso, che sanza distinzione afferma e nega ne l'un così come ne l'altro passo; perch'elli 'ncontra che più volte piega l'oppinion corrente in falsa parte, e poi l'affetto l'intelletto lega. Onde, se ciò ch'io dissi e questo note, regal prudenza è quel vedere impari in che lo stral di mia intenzion percuote; e se al "surse" drizzi li occhi chiari, vedrai aver solamente respetto ai regi, che son molti, e' buon son rari. Divina Commedia - Paradiso, Canto XIII, Versi 109-120;103-108

ET IN ARCADIA EGO

"Egli ed io discutemmo certe cose, che con comodo potrò spiegarvi in dettaglio. Cose che vi daranno, tramite Monsieur Poussin, vantaggi...