Non è suo moto per altro distinto, ma
li altri son mensurati da questo, sì come diece da mezzo e da quinto; e come il tempo tegna in cotal
testo le sue radici e ne li altri le fronde, omai a te può esser manifesto. Oh cupidigia che i mortali affonde sì
sotto te, che nessuno ha podere di trarre li occhi fuor de le tue onde! Ben fiorisce ne li uomini il
volere; ma la pioggia continua converte in bozzacchioni le sosine vere. Fede e
innocenza son reperte solo ne' parvoletti; poi ciascuna pria fugge che le
guance sian coperte. Divina Commedia - Paradiso, Canto
XXVII, Versi 115 - 129
Qual'è la differenza tra l'intelligente e il furbo? L'intelligente sa che il furbo vive di "ignoranza conviviale" ed ingenuità, il furbo invece non sa che l'intelligente sa...
23 ottobre 2012
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Trasposizione genetica..
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